Report dal PON "Ready to go" Classe III B Giovanni Paolo II

"La pratica didattica della lingua straniera è più efficace quando si basa su un approccio comunicativo, a partire da una situazione, da un contenuto, con obiettivi realistici, motivanti rispetto a interessi, capacità e contesto degli studenti. Il laboratorio individua ambienti di apprendimento che, prendendo spunto dalla realtà, dalle emozioni , dalle storie, diventano il contesto reale per l’interazione in lingua straniera. Tale approccio sarà seguito anche attraverso la flessibilità nella progettazione didattica a partire dalla diagnosi degli interessi e delle esigenze linguistiche degli studenti."

Il modulo PON "Ready to go" alla Giovanni Paolo II ha interessato un gruppo di alunni di classe terza. E' iniziato il 6 settembre e proseguirà fino al 23 novembre secondo il calendario programmato, per un totale di 30 ore.

Ai bambini è stato proposto un laboratorio di storytelling nel corso del quale ascoltare storie, lette e presentate attraverso libri illustrati o con l'ausilio di video; gli alunni sono stati stimolati,  con la lettura interattiva e multisensoriale, il mimo e i gesti, l'utilizzo di flash cards e oggetti reali, alla comprensione globale di quanto ascoltato, mettendo in moto sia la capacità di ascolto degli alunni, che il loro coinvolgimento emotivo ed emozionale.

Attraverso il retelling delle storie, sono stati veicolati l'arricchimento del vocabolario e del repertorio di frasi, nonché la consapevolezza sintattica e grammaticale, le abilità di riconoscimento di suoni e fonemi. L'insegnante ha proposto poi attività strutturate all'interno della cornice delle storie facilitando l'input della terminologia e la verifica della comprensione (ripetizione di parole e frasi, dialoghi e scenette, ritorno grafico, giochi, schede).

Infine le proposte di attività di gioco, anche motorio, (TPR) e la realizzazione pratica di lavoretti (creazione di puppet o minibook) inerenti le storie ascoltate (Learning by doing) ha consentito ai bambini di esercitare attivamente in contesti reali la lingua, i termini e le strutture presentate.

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