Consigli per le famiglie e.. non solo: "un angolo di scuola" in Dad

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La DAD impone un cambio notevole nella quotidianità delle famiglie, specie se con più figli. Occorre la presenza di un adulto e che, per giunta, sia in grado di assisterli tecnologicamente, in particolar modo in situazione di una tenera età dei nostri alunni.

L'assenza di dispositivi e di connettività può essere risolta attraverso il comodato d'uso offerto dalla scuola, secondo i regolamenti vigenti.

Ma vale la pena di sottolineare la predisposizione di un setting adeguato per lo studio, che non va dato per scontato neanche in condizioni abituali.

Si possono offrire alcuni consigli. I docenti sanno che alcuni fattori in classe influenzano il clima educativo, ciò che tecnicamente viene denominato "curricolo implicito": regole di comportamento, d'uso dello spazio, nei rapporti sociali, gestione dei materiali e degli arredi, orari e scansione... Così, come è consigliabile tenere ordine sul banco, sotto, nello zaino e nell'astuccio, così come è bene, a casa, che i ragazzi abbiano uno spazio riservato per fare i compiti, una scrivania, uno scaffale per riporre libri e quaderni, allo stesso modo è consigliabile predisporre un mini ambiente adatto per le sessioni DAD nel caso di videocollegamenti sincroni. Se a casa non tutte le postazioni possono essere adeguate per accedere alla connessione, allora occorre adattarsi: riuscire a creare un piccolo ufficio, uno per ogni figlio impegnato in dad, evitando interferenze, già difficili da evitare a proposito di connettività; occorre un ambiente il più possibile silenzioso, tranquillo, per favorire la concentrazione; evitare distrazioni, come giocattoli a portata di mano, nel caso degli utenti più piccoli, evitare di parlare ai propri figli durante la lezione sincrona, di compiere eccessivo movimento, fare in modo che il materiale di studio sia a portata di mano, per non essere costretti di perdere e far perdere tempo per andare alla ricerca del libro o del quaderno necessari; sistemare il dispositivo pronto per il videocollegamento un po' prima dell'ora stabilita. La puntualità è fondamentale: dati i tempi limitati dedicati, per non far trascorrere troppa parte della giornata ai bambini di fronte ad uno schermo, è quindi determinante ottimizzare il tempo a disposizione (ogni videocollegamento dura 45 minuti, secondo il Regolamento DDI) preparando il setting in precedenza: pc o cellulare già accesi, con la "finestra" del registro – Aula virtuale – Google meet aperti. Specie se si tratta della prima volta, del primo appuntamento, è meglio testare la strumentazione e l'abilità ad operare in precedenza, per non trovarsi con degli intoppi all'ultimo momento; quindi, vanno provati audio e videocamera, il volume; sono utili cuffie o auricolari comodi. Anche i più piccini possono essere adddestrati a gestire attivazione e disattivazione di microfono e videocamera. Si tratta sicuramente di uno sforzo importante, da parte delle famiglie; riguarda anche la giusta valorizzazione di un'azione come lo studio e l'apprendimento dei bambini e dei ragazzi. In caso di necessità di spostarsi o di collegarsi in spazi differenti da quelli casalinghi, è bene in ogni caso cercare di mantenere il più possibile la concentrazione e ricreare in qualche modo quella mini zona "d'ufficio".

I docenti, dal canto loro, possono sicuramente aiutare nell'organizzare quel setting offrendo in anticipo gli orari di collegamento, le istruzioni necessarie, specie per i primi appuntamenti, indicare preventivamente i materiali necessari per ogni sessione di videoincontro e ricordare agli alunni, all'inizio del sincrono, l'obiettivo o la scaletta prevista, come pure un riepilogo di quanto svolto e le coordinate di lavoro delle tappe successive, come il successivo compito da svolgere, la successiva attività in modalità asincronta, il futuro appuntamento al quale presentarsi.

Un passo dopo l'altro, si procede e si risolvono i primi eventuali intoppi. Buon lavoro a tutti!