Innovazione tecnologica a scuola


Innovazione tecnologica a scuola

 

Siamo tutti ben consapevoli del momento di difficoltà che stiamo vivendo che ha richiesto sacrifici e cambiamenti a tutti noi.

La scuola, gli studenti , le famiglie hanno dovuto adattarsi, utilizzando durante il lockdown,  in maniera ancora più sistematica, le innovazioni metodologiche e tecnologiche che prima solo occasionalmente interessavano l’attività didattica. E così siamo entrati in un mondo fatto di padlet, aule virtuali, jamboard, meet….

Le insegnanti già formate hanno affiancato le colleghe per mettere tutti in condizione di gestire le lezioni a distanza. Insieme hanno frequentato un corso online proposto da Equilibri che ha dato indicazioni metodologiche e tecniche su come utilizzare i tools didattici.

La partenza della DAD nel nostro istituto è stata frutto di scelte ben precise e non di occasionalità: puntare sulle lezioni asincrone secondo il modello della Flipped classroom o classe rovesciata, che consente agli alunni di seguire a casa le spiegazioni registrate dagli insegnanti con l’utilizzo di software specifici. Normalmente la Flipped classroom prevede che poi gli alunni a scuola svolgano le attività e gli esercizi, supportati dagli insegnanti. In DAD ciò è avvenuto in differita attraverso la piattaforma del registro elettronico Spaggiari.  Le famiglie, specie dei più piccoli, hanno accompagnato i bambini in questo percorso a stretto contatto con i docenti. Si è creata una collaborazione fatta sì di fatica, ma giunta poi a superare gli ostacoli. Si è attivato il comodato di PC, un osservatorio su presenza a distanza, consegna degli elaborati, eventuali disagi. Stretti sono stati i contatti nei consigli di classe, nelle interclassi, nei gruppi di lavoro con i rappresentanti dei genitori.  La mediazione e lo sforzo richiesto alle famiglie è stata indispensabile. Il vantaggio della flipped, però, rimane: la spiegazione è ovunque e sempre fruibile, la lezione si adatta ai ritmi dell’allievo ed è disponibile per tutti, sempre. In questo modo si sono superate le difficoltà di connessione, le lezioni erano e sono fruibili anche da cellulare, ovunque e i ragazzi più lenti, quelli che in sincrono “spariscono” hanno comunque il setting di apprendimento con loro.

Le chat ed i blog di classe, sempre attive, hanno costituito luogo di comunicazione. Certo le competenze attivate sono state molte e per alcuni difficili da raggiungere, ma hanno permesso ai nostri ragazzi non solo di imparare ad interagire con il registro elettronico da dove si collegavano con le FLIPPED, ma hanno cominciato ad utilizzare web app per a svolgere e consegnare compiti ed esercitazioni  ad interagire con repository come padlet, a svolgere moduli di lavoro in Blend Space. Le verifiche sui moduli google o sui test generati sul registro elettronico fornivano ai docenti il feedback. Una volta familiarizzato con tutto ciò, il passaggio alla diretta è stato desiderato e preparato per vedersi e confrontarsi, fino a giungere ad un sistema misto collaudato ed efficace.

Enorme è stato il salto in avanti nelle competenze degli studenti e dei docenti e anche delle famiglie. Il sistema misto ha visto una frequenza pressoché totale, evidenziando difficoltà di apprendimento che comunque sarebbero state evidenti anche in presenza. Certamente il fatto doloroso del momento e la consapevolezza che la didattica in presenza non sia sostituibile, ci ha fatto tuttavia diventare esperti di un metodo didattico, quello della classe rovesciata, tra i più efficaci per abbreviare i tempi dell’apprendimento per il raggiungimento di competenze. A scuola poi si chiarisce e si lavora facendo esercizi e mettendo in pratica quanto spiegato e così si fa anche oggi nelle nostre classi. Chi quest’anno ha potuto frequentare in presenza, la formazione è continuata e le competenza acquisite continuano a crescere ed esercitarsi evolvendosi al passo veloce della tecnologia: si continua ad erogare attraverso il registro elettronico, attività, video, giochi, compiti di realtà … per insegnare a vivere la tecnologia in maniera positiva e costruttiva e come stimolante strumento di apprendimento.