OTTO (classi terze GP2)

Ai bambini di classe terza in occasione della giornata della memoria è stata proposta la lettura del libro “Otto, autobiografia di un orsacchiotto” di Tomi Ungerer. La vita di questo orsetto, in un misto di fantasia e realtà, ha fatto riflettere i bambini sul valore dell’amicizia, ma anche sulle sofferenze causate dalla guerra e dalle discriminazioni. Ecco alcune loro riflessioni.

 

“Oggi abbiamo letto una bella storia su qualcosa che è successo nel passato.”

 

Quali sono stati i momenti che vi hanno colpito di più nella storia?

“Il racconto della storia di Otto è stato bello perché ho messo insieme la guerra cioè la parte brutta e la storia di un orsetto che è la parte bella.”

“A me piaciuto quando Oscar, Davide e Otto alla fine si sono ritrovati.”

“L’orso ha fatto del bene quando ha salvato la vita al soldato.”

“E’ una bella storia di amicizia che non passa mai.”

“A me piaciuto quando erano felici prima della guerra, giocavano insieme, facevano scherzi e Otto imparava scrivere.”

“A me è piaciuto quando l’orsetto all’inizio era nuovo e bellissimo”

“E’ stato brutto il momento della separazione, quando David è stato portato via con i suoi genitori.”

David ha lasciato Otto a Oscar per non metterlo in pericolo e farlo essere felice, per dargli la libertà.”

“A me è piaciuto quando Oscar ha ritrovato Otto nella vetrina del rigattiere”

 

 

Abbiamo letto questa storia perché domani è una giornata importante e dobbiamo ricordarci che siamo tutti uguali e che non bisogna essere diversi.”

 

“Non possiamo essere diversi? Noi siamo diversi… in cosa?”

 

“E’ vero: abbiamo la pelle di colore diverso, parliamo lingue diverse, c’è diversità di religione, c’è chi la pensa in modo diverso.”

“A volte mi prendono in giro perché non so parlare bene.”

“Una volta al parco delle ragazze mi hanno preso in giro perché non parlavo bene italiano e non ero alta come loro.”

“Mi sento esclusa dai giochi perché non parlo bene l’italiano o per il colore della pelle”

“Ci distinguiamo per carattere, colore della pelle, aspetto fisico, religione, lingua, pensieri, sentimenti…”

“Ma noi siamo tutti uguali; siamo uguali perché siamo tutti persone

“Bisogna essere felici di quello che si è.”

“Bisogna mettere insieme le idee senza litigare; tra due opinioni diverse si deve trovare un punto d’incontro.”

 I bambini poi, al termine di questo circle time hanno scritto alcune riflessioni su una stella gialla, la stella di Davide, realizzando così un cartellone che ha raccolto i loro pensieri...

"Quello che è successo non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo" (A. Frank)

 

OTTO